"Spogliati
pregiudizi, limiti, beni materiali
Hai davvero bisogno di tutto ciò per vivere?
l'essenziale è già in te
Riconosciti
e spogliati."
Siamo in pieno autunno, le foglie iniziano a coprire l'asfalto come un manto colorato, e allo stesso tempo spogliano l'albero, lasciandolo nella sua essenza. A questa immagine ci ispiriamo per la pratica di questa settimana.
Questo periodo dell'anno ci richiama a un'introspezione più consapevole, come a voler fare un bilancio per decidere cosa portare in inverno, a cosa donare la nostra cura. E' il momento di decidere cosa vogliamo far sbocciare in primavera, e cosa lasciare cadere per terra, proprio come quelle foglie.
Ho sempre amato l'autunno, forse perchè amo prendermi i miei spazi e restare semplicemente con ciò che c'è. Ritornare all'essenziale.
Tuttavia, questo non è un periodo di letargia e passività, ma un momento in cui trovare quella costanza per purificare la nostra casa, interna ed esterna.
Nel testo "Yogasutra" di Patanjali, considerato il padre dello Yoga, vengono descritti gli otto passi dello yoga, un percorso che il praticante è chiamato a fare per arrivare all'illuminazione. Per noi, rappresenta una chiave di lettura e soprattutto uno spunto di riflessione. Uno di questi passi è l'osservazione di alcuni comportamenti da seguire per noi stessi, chiamati niyamas. Tra questi, il primo è saucha, "purezza".
La purezza del corpo in ogni sua parte, fisica, mentale ed emotiva. La purezza dell'ambiente dove viviamo. Ed ecco come lo yoga non è solo una pratica fisica relegata al tappetino, ma un aiuto da integrare ogni giorno. Diverse sono infatti le tecniche di purificazione tramandate nella tradizione.
Alcuni spunti:
- pulizia delle cavità nasali con l'utilizzo di un neti pot. Secondo gli antichi testi dello yoga infatti le cavità nasali aiutano anche a bilanciare e assorbire il prana o la forza vitale. Dissolvi mezzo cucchiaino raso di sale marino non iodato, o un altro sale naturale, grezzo in mezzo litro di acqua tiepida e riempi la neti. Lascia scorrere l'acqua attraverso la cavità nasale, piegando la testa lateralmente.
- jihva mula dhauti, “la pulizia della lingua”. Si esegue al mattino, appena svegli, a stomaco vuoto, e consiste nel passare un nettalingua, dalla radice alla punta della lingua, eseguendo una leggera pressione, fino a completa rimozione della patina chiara che si deposita sulla superficie durante la notte.
- Bere acqua calda la mattina a digiuno. Questa semplice abitudine favorisce lo svuotamento dell’intestino, migliora la digestione, riattiva il metabolismo, idrata e pulisce le cellule e migliora l'elasticità della pelle.
- Asana di torsione, le quali favoriscono il ricircolo di sangue e ossigeno nel corpo, migliorano lo stato delle nostre articolazioni e della colonna vertebrale, aiutano la digestione e lavorano sul terzo chakra, il centro del nostro potere, coraggio e fiducia.
- Meditazione. Osservare dall'esterno l'attività mentale, senza identificarsi in esse, permette di prendere consapevolezza di ciò che pensiamo tutto il giorno. Notate, senza giudicare, se l'attitudine è verso pensieri positivi o se è facile cadere nel vortice dei pensieri negativi, preoccupazioni, giudizi. Da qui, riportare l'attenzione al respiro e usatelo per fare pulizia.
- Espirare. Lasciar uscire le tossine attraverso il respiro, rilassare i muscoli del corpo, lasciare andare la tensione, sono solo alcuni dei benefici dell'espirazione.
- Fare il cambio dell'armadio!
L'obiettivo è quello di dedicarsi anche solo 10 minuti ogni giorno, soprattutto in questo periodo, per fare pulizia, creare spazio nella nostra vita, alleggerire il carico.
Non bisogna pensare di essere perfetti o eseguire tutti gli step insieme, basta anche solo un piccolo passo ogni giorno per ritrovare l'essenziale. Tornare alla sorgente per ritrovare la libertà di scegliere.
Esplora, ridi e divertiti. Sii curioso di scoprire cosa puoi tranquillamente lasciare a madre terra.
Buon viaggio!
Con amore,
Laura
Comentários