Il secondo chakra è Svadhisthana, o chakra Sacrale. Svadhisthana significa letteralmente "propria dimora" ed è localizzato nella pelvi, nei genitali, di cui governa le funzioni. Rappresenta la ricerca del piacere, il fluire e il lasciar andare. E' legato alle emozioni e alla capacità di adattarsi alle circostanze, senza attaccamento.
L'elemento dominante è l'acqua, di cui esalta le qualità di freschezza e flessibilità. Così come l'acqua unisce terre e rende possibile la vita sul pianeta, così l'acqua nel nostro corpo connette e nutre le cellule. Questa stessa energia è in Svadhisthana, che unisce gli esseri viventi e crea legami con chi condivide la stessa acqua, a livello simbolico.
Si tratta del chakra che collega corpo, mente e spirito, un vero e proprio punto d’incontro tra la nostra interiorità ed il mondo esterno. Svadhisthana è associato all’inconscio e alle emozioni, cioè i potentissimi motori e influenzatori della creatività e della personalità. Difatti, è il centro energetico da cui si forma il sesso e il carattere dell'individuo. Il suo colore è l'arancione, sfumatura della creatività e dell'espressione dell'Io.
A livello fisico, Svadhisthana ha la funzione di:
regolare la circolazione e la purificazione dei liquidi corporei
regolare il sistema uro-genitale e riproduttore
controllare il sistema linfatico
La saggezza di Svadhisthana ci insegna a fluire liberamente, imparando il non-attaccamento e godendo dei piaceri della vita. E' legato proprio al gusto e alla capacità di assaporare la vita, di ri-sensibilizzare, entrare in contatto pieno con l'esperienza e integrarla, lasciando andare ciò che non ci appartiene.
Ci riporta al concetto di ciclicità, grazie alla sua forte connessione con la luna e, per la donna, con il ciclo mestruale. Proprio come la luna, anche il ventre attraversa quattro fasi, dalla durata variabile. Il ciclo mestruale, così tanto taboo nella nostra società occidentale e industrializzata, è un vero portale di potere, che dona la possibilità di esplorare, attraverso quattro stagioni, ogni sfaccettatura del nostro essere.
Partendo dalla fase più conosciuta, il mestruo o inverno interiore, il momento in cui siamo più sensibili, inteso come aperte ai sensi... tutti e 6, includendo anche l'intuito. La fase mestruale o inverno interiore è il momento in cui le acque sono alte, per cui è possibile scendere negli abissi, riposare e abbandonarsi.
Al termine della fase mestruale, entriamo nella fase follicolare o primavera interiore, il momento in cui iniziamo a risalire dalle acque profonde. Questo è il tempo per tutto ciò che rinnova, che lava via e rinfresca.
Il picco del ciclo è la fase ovulatoria o estate interiore, il momento in cui l'acqua ci accarezza come rugiada che ci fa brillare al sole. Siamo espansive e vibranti, aperte al mondo e alla socializzazione.
Per terminare il viaggio nella fase luteale o autunno interiore, il momento in cui le acque iniziano a risalire, creando lo spazio per connettersi di nuovo alla parte più profonda, lasciando andare tutto ciò che è superfluo, pesante e non essenziale.
Tutto ciò, ogni mese.
Pensa quanto potere, pensa quante possibilità, pensa quanta creatività ci porta Svadhisthana, se siamo capaci di connetterci.
Svadhisthana viene raffigurato in un loto a 6 petali, in cui è disegnata una falce di luna, simbolo dell’elemento acqua. Il suo mantra è VAM.
Nella vita di tutti i giorni, nota che rapporto hai con l'acqua. La ricerchi? La eviti? Ti è neutra? Osserva senza giudizio e prendi nota della tua connessione con l'elemento chiave del secondo chakra.
Buon viaggio!
Con amore,
Laura
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