Inspirazione ed espirazione. Espansione e contrazione. Un ritmo fluido, unico, che determina la tua firma di unicità. Allo stesso tempo, un ritmo in assonanza con quello dell'universo. Giorno e notte, estate e inverno e la lista è lunga. Due polarità che si alternano, si richiamano e danzano in uno spettacolo magnifico.
In foto il respiro dell'Etna
Il respiro è il nostro strumento prezioso per connetterci a questo ritmo, nel qui e ora. Molto spesso, però, perdiamo questa consapevolezza ed ecco che ci troviamo in affanno, sopraffatti o in carenza di ossigeno. Cerchiamo boccate di aria, evasione dalla vita quotidiana. E' proprio in questo momento che lo yoga arriva in nostro soccorso; perché non serve un tappetino, incenso, mantra, musica o quant'altro per praticare, serve principalmente il tuo corpo e il tuo respiro, in connessione.
Una breve pratica potrebbe quindi essere di fermarsi un istante, appoggiare le mani ai lati del tronco, all'altezza delle ultime costole e respirare, portare l'attenzione all'aria che entra dalle narici, seguirne il flusso fino ai polmoni e sentirli espandersi e contrarsi. Sentire il movimento fisico della cassa toracica che si espande sotto le mani e in tutte le direzioni, parte frontale e posteriore del busto e lateralmente, come un cerchio nell'acqua quando butti un sassolino.
Questa danza stupenda si compone da tre parti: inspirazione, espirazione e la pausa in mezzo.
L'inspirazione è la parte che concentra l'energia nel corpo, permette di focalizzarsi, attivare la muscolatura e porta l'attenzione al centro, mentre i polmoni si espandono verso l'esterno.
L'espirazione espande l'energia verso l'esterno, permette di rilasciare emozioni e tensioni, rilassa la muscolatura, mentre i polmoni si contraggono. Interessante notare come ci sia sempre uno scambio equo tra le parti.
Infine la terza parte, quella più sottovalutata, la pausa in mezzo, quello spazio in cui il tempo sembra fermarsi, uno spazio che ci proietta su un piano molto più sottile e immateriale.
Nello yoga la respirazione è nasale, salvo esercizi specifici di pranayama, e accompagna i movimenti. Riuscire a portare questa consapevolezza nella vita di tutti i giorni è il mio obiettivo e spero possa essere anche il vostro.
Durante le prossime settimane, esploreremo anche la parte anatomica e vi darò alcuni spunti per lavorare sulla capacità polmonare e aumentarne le potenzialità, ma per il momento...
Buon viaggio!
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